Con la sentenza n. 9406 del 09/02/2021, la Sez. III della Cassazione ha chiarito che la responsabilità del legale rappresentante di una società titolare di supermercati non può derivare unicamente dall’occupazione di una posizione apicale all’interno della struttura societaria complessa e che non occorre necessariamente una delega scritta ai fini di tale esonero.
E’ inopponibile al datore di lavoro l’intervenuto riconoscimento della malattia professionale da parte
dell’INAIL. Così la Sezione Lavoro della Cassazione, con la sentenza n. 7515, del 17.03.2021.
Il “nuovo” reato di abuso di ufficio in una recente pronuncia della Cassazione. Con la sentenza n. 8057 del 1 marzo 2021, la Cassazione ha inteso precisare quali siano i casi in cui può essere integrato il reato di abuso d’ufficio, in considerazione delle modifiche introdotte dal d.l. 76/2020. A cura dell’avv. Maxime Manzari. La […]
La Cassazione è tornata di recente ad occuparsi della responsabilità da reato degli enti, ai sensi del D.lgs. 231/2001, intervenendo in particolare sulla corretta interpretazione dei criteri di imputazione oggettivi, ovvero “l’interesse” ed il "vantaggio" dell'ente. Alcune note circa la sentenza Sez. IV, 5 febbraio 2021, n. 4480.
I confini tra liceità ed illiceità dell’utilizzo sui social del marchio notorio altrui in assenza di autorizzazione del titolare: il rilievo della comunicazione al pubblico di un significato diverso da quello commerciale.
In attuazione della direttiva 2000/31/CE, è stato emanato in Italia il d.lgs. del 9 aprile 2003 n. 70, che contiene previsioni tese a limitare la responsabilità dei provider operanti nel mercato. A tal fine, la disciplina individua diverse tipologie di attività svolta dal provider, da cui derivano differenti regimi di responsabilità.
Fondo patrimoniale: impignorabilità dei beni costituiti in fondo patrimoniale; onere della prova dei presupposti di applicabilità dell’art. 170 c.c. a carico del debitore. Tutela del ceto creditorio.
Con la sentenza n. 2848 del 25 gennaio 2021, la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi di una questione ricorrente, in tema di responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio del lavoratore causato da un macchinario rispetto al quale non siano state adottate tutte le misure di prevenzione necessarie.
Non commette reato il datore di lavoro che installi impianti di videosorveglianza, senza accordo sindacale, se il controllo sia volto a prevenire possibili comportamenti infedeli dei lavoratori e riguardi solo occasionalmente l’attività del lavoratore.